
Un autore educato alla Scuola di Atene
Chi sono
Nato a Como nel 1955, mi considero cittadino del mondo.
Sono stato un imprenditore umanista per tanti anni finché ho deciso di dedicarmi a tempo pieno agli studi e alla letteratura, assecondando la mia vocazione di ricercatore e affabulatore.
Che facessi della mia vita una fucina in cui forgiare idee e parole era nei voti fin dal 1980, quando mi laureai in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Pavia.
Sogno di emulare il dio Vulcano, creando il trono e lo scettro di Giove, il carro di Apollo, la falciola di Demetra, le coppe per la mensa degli dei, il diadema d'Arianna, la corazza aurea di Ercole e l'armatura di Achille.
Ma se non fossi all'altezza delle mie ambizioni, potrò pur sempre definirmi faber suae quisque fortunae.
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Contattami per saperne di più sui miei vissuti, il mio processo di scrittura e i miei prossimi libri.


Il cavaliere del fiordo
N O V I T A '
Dal 21 ottobre 2021 è nelle migliori librerie e negli stores online il nuovo romanzo storico che racconta un Medioevo sorprendente, visto dalla specola di un uomo che ne incarna i valori e gli afflati.
Vedi l'approfondimento nella sezione Info
Eventi
- 21 maggio 2022, 10-1910-19
- Sabato 2 Aprile 2022, dalle ore 19Hotel Calzavecchio di Caselecchio di Reno
- 13 dicembre 2021, dalle 18,30COMO, Palazzo Valli, via Rodari 1
Opere




"Il silenzio è l’anima delle cose. Il baccanale del mondo ci impedisce di percepire il suono puro della vita e ci inganna. Il silenzio, invece, non mente.
Esso ci dispone all’ascolto di Dio e ci consente di intraprendere il faticoso cammino dello spogliamento di sé, necessaria premessa alla guarigione del cuore."
da Il cavaliere del fiordo, 2021

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"Forse non esistono il passato, il presente e il futuro. Esiste solo la vita, che è come l'acqua di un fiume o del vasto mare, o vero il tutto che fluisce in un continuum che non possiamo trattenere ma che ci è concesso in ogni istante di abbracciare."
da Le infinite ragioni, 2018
"Ci sono persone che fanno irruzione nella nostra vita come uno schiocco di frusta o una carezza improvvisa. Il loro compito si consuma nell’attimo in cui si realizza l’ananke dei greci, la necessità inalterabile.
E poi svaniscono, lasciando che il loro gesto sia compreso a tempo debito e porti a maturazione il frutto che giustifica il gesto stesso."
da La frontiera, 2016


"Signore, c’è chi dona perché vorrebbe che gli altri non donassero: è vanità . C’è chi vuole che gli altri diano ma non danno niente: è avarizia. C’è chi non vuole dare né ricevere: è grettezza. E infine, c’è chi dona e desidera che gli altri donino: è carità .»
«Era solo una mancia» si schernì Giovanni «io non sono un uomo caritatevole!»
«Come può esserne sicuro? La vera carità non è dare cento sheqel a un mendicante incontrato per strada. È permettere che l’amore trasformi la propria vita in una missione."
da Il cantico del pesce persico, 2013
"La seconda pietra è blu come il sudario della donna la cui fisicità mi colpì nell’Ospedale Pediatrico di Herat. Stava come impietrita su una sedia nella grande sala d’attesa, in mezzo a decine di altre figure femminili che indossavano il burqa o il chador. Ma vedevo solo lei. Teneva in braccio un bambino con lo sguardo assente, il capo reclinato in un abbandono privo di speranza.Fui fulminato da quella visione plastica, drammatica. Era come se fossi al cospetto della Pietà di Michelangelo. Il medesimo, muto dolore di una madre impotente.
Ho chiesto al medico di cosa soffrisse il bambino. «Una grave encefalopatia» sentenziò.
Non trovai il coraggio di chiedere altro."
da L'inferno chiamato Afghanistan, 2012


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