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Premiazione letteraria

Premiazione de Il cavalere del fiordo come miglior romanzo della XXIII edizione di "Scrittori con gusto", riconoscimento dell'Accademia Res Aulica di Bologna.

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Serata letteraria a Como

Presentazione con intrattenimento musicale da parte del Liceo Musicale Coreutico Giuditta Stampa a Palazzo Valli Bruni il 13 dicembre 2021

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Scripta Manent a Ferrara

Presentazione de Il cavaliere del fiordo alla Fiera di Ferrara il 6 e 7 novembre 2021

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Salone del Libro di Torino

Anteprima nazionale de Il cavaliere del fiordo presso lo stand di Leone Editore

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Suggestioni leonardesche nel Golfo dei Poeti

LERICI (SP), 18 luglio 2019.
Conferenza a cielo aperto nel Parco Shelley con l'amico scrittore Andrea Marrone

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"Sono passato da Torino e dopo avere percorso la valle di Susa ho affrontato le Alpi..." (dal Manoscritto di Amboise)

TORINO, 1 luglio 2019.
Conferenza al Circolo dei Lettori patrocinato dalla Società Dante Alighieri. Corelatore il Prof. Giovanni Saccani.

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Sulle orme di Leonardo tra le rovine di Villa Adriana

TIVOLI (ROMA), 18 maggio 2019.
Conferenza presso il Palazzo del Seminario nell'ambito della manifestazione SeminarLibri - V Edizione.

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Leonardo e la Musica

APPIANO GENTILE (CO), 16 maggio 2019.
Conferenza presso Villa Rosnati con musica da camera eseguita da Emanuela Bianchi (violino) e Roberta Parmigiani (violoncello).

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Echi di Leonardo nel territorio lariano (II)

COMO, 11 maggio 2019.

Serata letteraria e concerto di musica classica a Palazzo Valli Bruni.

LOMAZZO (CO), 10 aprile 2019.

Conferenza presso la Sala Colmegna.

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I vissuti di Leonardo nei luoghi cari agli Sforza

PAVIA, 8 maggio 2019.

Conferenza presso l'Aula Magna del Collegio G. Cardano.

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Echi di Leonardo nel territorio lariano (I)

OLGIATE COMASCO (CO), 7 aprile 2019.

Conferenza presso il Centro Congressi medioevo.

GRANDOLA ED UNITI (CO), 14 giugno 2019.

Conferenza a Villa Camozzi. Corelatore Alberto Buscaglia

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Il Genio incontra l'Imperatore

ROMA, 13 aprile 2019.
Incontro al Museo Napoleonico

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Leonardo nella terra dei trulli

MARTINA FRANCA (TA), 3 aprile 2019.

Trionfo leonardesco nella mostra "I quattro elementi della natura".

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Impronte leonardesche in Toscana

PIETRASANTA, 20 marzo 2019.
MONTECATINI, 6 aprile 2019

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"Firenze, non una madre amorevole ma una matrigna..." (dal diario di Amboise)

FIRENZE, 24 gennaio 2019.
Serata artistica al Caffè letterario Le Murate.

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"a Roma ho imparato che i cortigiani hanno le scarpe di bucce di cocomero" (dal diario di Amboise)

ROMA, 14 dicembre 2018.
Performance artistica a Palazzo Firenze, nelle stanze della Società Dante Alighieri

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Presentazioni "Il Cantico del pesce persico" 9-12

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Presentazioni "Il Cantico del pesce persico" 5-8

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Presentazioni "Il Cantico del pesce persico" 1-4

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L'Afghanistan come non lo ha mai raccontato nessuno.

La verità, tutta la verità, nient’altro che la verità sull’Afghanistan, raccontata da chi si è introdotto nel Paese dei talebani privo di credenziali, senza mansioni ufficiali e scorta armata. È la sostanza di cui è fatto L’inferno chiamato Afghanistan. Vi si narrano tre mesi vissuti intensamente, come un viaggiatore d’altri tempi, con la sensazione di essere invisibile, per quanto sia impossibile rendersi tali in un Paese in guerra, e per essere creduto un agente segreto o un pazzo. Per cogliere il genius loci e raccontarlo senza reticenze, schierandosi dalla parte della verità e denunciando gli intrighi del potere. Per dipingere l’affresco di una realtà che conosciamo superficialmente, attraverso i reportage dei giornalisti embedded e per fondere nel crogiolo della scrittura molteplici pietre preziose. L’inferno chiamato Afghanistan è un libro difficile da inquadrare ma che si legge tutto d’un fiato. È un mosaico narrativo che prende forma in virtù di tessere vivacissime su cui sono fissati come sullo smalto le condizioni disperate e i rari attimi sereni che scandiscono la vita del popolo afghano. (continua)

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L'Afghanistan come non lo ha mai raccontato nessuno.

Ogni tessera è un’illustrazione incisiva, documentata, piena di passione, ma è il loro insieme a configurare la storia. Il racconto è attuale, coinvolgente. Ci mostra la vita e la morte e di entrambe è testimone oculare. Mette a nudo la condizione femminile e quella non meno drammatica dei bambini, la quotidianità nelle carceri e nei campi per sfollati, i retroscena delle operazioni di guerra e di pace a un tempo del nostro contingente militare e degli aiuti umanitari, il fenomeno dilagante della droga, il vuoto sanitario, la corruzione politica. Ma coglie anche gli aspetti poetici e spirituali di un popolo condannato all’inferno pur amando la vita. Le parole squarciano l’omertà e scuotono le coscienze. Come un plettro, la lettura solletica le corde del cuore e le fa vibrare, ora con vigore ora dolcemente, suscitando sentimenti di segno opposto: sdegno, rabbia e disgusto accanto alla commozione, all’empatia e al sentire più intimo, permeabile al fascino dell’Oriente misterioso e del sogno infranto. Il lettore si trova obbligato a una scelta: odiare o amare.

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